3 Marzo 2015

«Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso»

«Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso»
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«La capacità di accusare se stesso, l’accusa di se stesso» è una virtù, anzi più che una virtù è «il primo passo per incamminarsi come cristiano». Così il Papa nell’omelia della messa celebrata presso la Casa Santa Marta il 2 marzo.

In genere invece, ha continuato Francesco, siamo sempre pronti a giustificarci, giacché «tutti noi siamo maestri, siamo dottori nel giustificare noi stessi», ha affermato.

Invece accusare se stessi è il primo passo per camminare nella vita cristiana; è bene sia fatto nella sede opportuna, ovvero in confessione, ma anche «prima e dopo la confessione, nella tua vita, nella tua preghiera»,

 

Questo «ci porta alla vergogna davanti a Dio», che «è una virtù». Una virtù che porta a dire: «Guarda, Signore, ho ripugnanza di me stesso, ma tu sei grande: a me la vergogna, a te – e la chiedo – la misericordia».

 

Così il dettato evangelico del non giudicare per non essere giudicati è parte della vita cristiana, un «primo passo» per camminare con Gesù. Bello l’esempio di quanti, passando accanto a un carcere, in cuor loro pensano che quei detenuti si siano meritati quella punizione. «Tu sai che se non fosse stato per la grazia di Dio, saresti lì? Hai pensato che tu sei capace di fare le cose che loro hanno fatto, anche peggio ancora?», ha invece detto Francesco.

 

«Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso», dice Gesù in modo chiaro nel Vangelo. Così il Papa: «Quando uno impara ad accusare se stesso è misericordioso con gli altri», Non si giudica gli altri se si ha questo cuore, ma viene da dire: «Ma chi sono io per giudicarlo, se io sono capace di fare cose peggiori?».

Tempo di Quaresima, nel quale il Papa ha chiesto ai fedeli di chiedere al Signore la grazia «di imparare ad accusare noi stessi, ognuno nella sua solitudine».

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