26 Marzo 2019

Macron - Xi Jinping: contratti per 40 miliardi. E sulla Belt and Road...

Macron - Xi Jinping: contratti per 40 miliardi. E sulla Belt and Road...
Tempo di lettura: 2 minuti

Xi Jinping può dirsi soddisfatto della sua visita francese, ma più soddisfatto deve essere stato Emmanuel Macron, dato che firmato contratti per 40 miliardi di euro.

Dati che stridono con le reprimenda rivolta al governo italiano, accusato da Francia e Germania di aver tradito l’Occidente aderendo all’iniziativa Belt and Road, la nuova Via della Seta cinese proiezione dello sviluppo globale del Dragone.

Certo, il presidente transalpino ha tenuto il punto con l’ospite asiatico, affermando che la Francia non aderiva al progetto. Ma mentre la bocca negava, la mano firmava.

Peraltro, Macron, al contrario di quanto riferito da tanti report, non ha affatto chiuso la strada alla Belt and Road, ha semplicemente affermato che essa deve avere reciprocità, cioè aprire il mercato cinese ai prodotti francesi ed europei.

Ma il report dell’Agenzia stampa cinese Xinhua riferisce altri particolari sul dialogo riguardante la Belt and Road, alquanto sorprendenti se confrontati con le critiche mosse all’Italia.

“Il presidente Macron ha espresso in molte occasioni la volontà di portare avanti una cooperazione pratica con la Cina sull’iniziativa Belt and Road (Bri), disposizione che la Cina apprezza, ha detto Xi, aggiungendo che le due parti devono attuare seriamente i progetti relativi alla Bri”.

“La Francia è pronta a partecipare attivamente al secondo Forum Belt and Road per la cooperazione internazionale e al secondo China International Import Expo (Ciie), ha detto Macron”.

“Il presidente francese si è anche impegnato a portare avanti attivamente le relazioni di cooperazione UE-Cina, affermando che il suo Paese ritiene importante” la connessione strategica “tra UE e Bri”.

Non si tratta, nel caso specifico, di difendere o elogiare il governo italiano, ma di accennare a come certe narrazioni hanno un qualche difetto di fabbrica.

Peraltro, è simpatico ricordare come tanti abbiano stigmatizzato anche l’eccessiva pompa con la quale Roma ha accolto Xi. Macron lo ha accolto sotto l’Arco di Trionfo… (vedi foto).

Il fatto è che ad oggi nessuno Stato può permettersi di chiudere la porta in faccia alla seconda potenza economica globale che vuole investire in tutto il mondo. Soprattutto in questo momento di crisi. Certo, tutele e cautele sono d’obbligo, ma certe polemiche appaiono del tutto strumentali.

Mondo
4 Dicembre 2024
Corea del Sud: il golpe fallito