23 Maggio 2020

Di pandemia si muore, ma le élite si arricchiscono

Di pandemia si muore, ma le élite si arricchiscono
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Il flagello coronavirus, mentre semina panico e povertà tra le classi medio-basse, con povertà che andrà ad accrescersi, favorisce invece gli affari dei miliardari. A rivelarlo uno studio di Inequality, che ha analizzato quanto sta avvenendo negli Stati Uniti.

Mentre in America la pandemia ha causato un aumento vertiginoso del numero di disoccupati,  “la ricchezza dei miliardari statunitensi è aumentata di $ 434 miliardi, con un aumento del 15%”.

“[…] In questi due mesi i patrimoni combinati di Jeff Bezos e Mark Zuckerberg da soli sono cresciuti di quasi $ 60 miliardi”

“Tra il 18 marzo e il 19 maggio, il patrimonio netto totale di oltre 600 miliardari statunitensi è salito da $ 2,948 trilioni a $ 3,338 trilioni. A marzo c’erano 614 miliardari nella lista di Forbes. Due mesi dopo il loro numero è alito a 630”

“Nonostante il calo dei mercati, la ricchezza di Elon Musk è aumentata di $ 3,5 miliardi nell’ultima settimana […]. La ricchezza di Jeff Bezos è aumentata di $ 900 milioni e Eric Yuan ha visto aumentare la sua ricchezza di $ 800 milioni. Mike Bloomberg ha visto crescere la sua ricchezza di $ 400 milioni”.

Inutile dire anche che la mortalità dovuta al virus segue lo stesso andamento, dato che i miliardari hanno potuto evitare facilmente il contagio ritirandosi nelle proprie auguste magioni o sulle isole private.

Ovviamente le stime di Inequality riguardano i patrimoni personali dei miliardari, non tengono conto cioè dell’accumulo di ricchezze avvenuto per altre vie, cioè tramite società, finanziarie etc.

E ovviamente il fenomeno non è confinato agli Stati Uniti, dato che la pandemia presenta opportunità per tutte le élite del pianeta.

Tale disparità di esiti tra ricchi e poveri è data da una struttura capitalista i cui limiti sono noti da tempo, dato che da tempo il fenomeno del drenaggio delle risorse economiche dal basso verso l’alto procede senza soluzione di continuità, nonostante le richieste di una riforma di un sistema evidentemente malato.

No, la pandemia non riguarda tutti, né è ‘a livella di Totò. Anzi.