In morte di papa Francesco

Morte improvvisa per papa Francesco. Anche se era chiaro che la sua salute era minata in maniera irreversibile, al di là delle rassicurazioni ufficiali, non ci si attendeva un esito tanto ravvicinato, soprattutto dopo l’apparizione pubblica nella domenica di Pasqua.
Così la risurrezione del Signore è stata offuscata dal suo decesso, nonostante essa sia e resti l’avvenimento più importante, anzi decisivo, della fede cristiana, dal momento che “se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede”, come scrive san Paolo.
Quindi, tenendo ferma tale priorità, ci si può accostare alla scomparsa di Francesco con la relatività propria della fede cristiana, ricordata a tutti i pontefici al momento della loro elezione, quando il cerimoniere li ammonisce ripetendo per tre volte: sic transit gloria mundi.
Non si tratta di sminuire la tristezza originata dal decesso di Francesco, solo di metterla al giusto posto, dal momento che il Papa, come del resto lo stesso Francesco ha più volte sottolineato, non è il centro né il cuore della Chiesa, che resta il Signore…
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