Rubio: quella in Ucraina non è la nostra guerra

Siamo venuti qui per “iniziare a confrontarci sulle linee generali più specifiche su cosa sia necessario per porre fine alla guerra” ucraina e se questa sia una guerra a cui si può porre fine o meno. Così il Segretario di Stato americano Marco Rubio a margine del summit dei “volenterosi” europei (Germania, Francia, Gran Bretagna) al quale ha partecipato insieme all’inviato di Trump Steve Witkoff.
“Se ciò non è possibile, se siamo così distanti [da ucraini e gli europei] da rendere impossibile che ciò avvenga, allora ritengo che il presidente arriverà probabilmente al punto in cui dirà che abbiamo chiuso”, ha aggiunto. E, ancora più assertivo, ha concluso: “Non è la nostra guerra. Non l’abbiamo iniziata noi. Gli Stati Uniti hanno aiutato l’Ucraina negli ultimi tre anni e vogliamo che finisca, ma non è la nostra guerra”.
Lapidario, Rubio, che in questo modo ha messo i “volenterosi” e Zelensky con le spalle al muro. Se vorranno proseguire la guerra, dovranno farlo da soli…
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