25 Settembre 2012

Cina, il super poliziotto di Bo Xilai condannato a 15 anni di carcere

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Si chiude un altro capitolo dell’oscura vicenda legata al potente esponente del partito comunista cinese Bo Xilai, che sognava una nuova rivoluzione culturale nella terra del Dragone. Dopo la condanna all’ergastolo della moglie, Gu Kailai, accusata dell’omicidio dell’uomo d’affari britannico Neil Heywood, è la volta del suo braccio destro, Wang Lijun, capo della polizia di Chengquing: il tribunale lo ha condannato a quindici anni di carcere per abuso di potere e corruzione. Una sentenza non eccessivamente dura, ma che getta un’ulteriore ombra sul destino, non solo politico, di Bo Xilai, la cui posizione è al vaglio di un’inchiesta interna del Partito. A ottobre si terrà il Congresso del Partito comunista dal quale uscirà la nuova dirigenza del Paese. Il progetto di una nuova rivoluzione culturale immaginato da Bo Xilai, al quale si era opposto l’attuale leader cinese Hu Jintao, e la vicenda giudiziaria che ne ha decretato la fine devono essere letti all’interno di questo contesto.

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