10 Agosto 2013

Datagate, la svolta di Obama: "Più trasparenza"

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Occorre rivedere il Patriot Act. Questo l’annuncio a sorpresa del presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama nell’ultima conferenza stampa prima delle vacanze. Il Patriot Act è quella legge varata in tutta fretta all’indomani dell’11 settembre che, enfatizzando esigenze di sicurezza, concede all’intelligence e alle forze di sicurezza Usa facoltà di intercettare e monitorare i cittadini al di là di ogni tutela dei diritti individuali. «Quando a metà maggio vi ho detto che una prima fase della guerra al terrore era terminata e che bisognava trovare un nuovo equilibrio tra la sicurezza e i nostri valori di democrazia e libertà, mi riferivo a questo», ha spiegato il Presidente Usa, ricordando un suo storico discorso.

Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti: l’agente speciale Edward Snowden ha rivelato al mondo il Datagate, ovvero il sistema di intercettazione massivo attuato dall’intelligence statunitense, con tutte le conseguenze del caso. Nel suo discorso, Obama è stato molto critico con Snowden, negando all’agente la qualifica di patriota che tanti gli attribuiscono, nondimeno non ha potuto che prendere atto del fatto che le sue rivelazioni hanno creato sconcerto tra i cittadini americani. E sollevato un vespaio di critiche. 

È giunto il momento di intervenire e di tornare a una normalità democratica. Questo il senso delle parole di Obama. Non sarà facile, basti pensare alla recente battaglia intrapresa contro la lobby delle armi, dalla quale l’amministrazione Usa è uscita con le ossa rotte. Ma certo Obama ha il merito di tentarci. 

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