6 Ottobre 2014

Dio salvi la Sua Chiesa dal dibattito tra progressisti e conservatori

Dio salvi la Sua Chiesa dal dibattito tra progressisti e conservatori
Tempo di lettura: 2 minuti

Lucas Cranach, Gesù e la donna adultera

 

Nella rubrica Chiesa abbiamo pubblicato le parole del Papa all’apertura del Sinodo straordinario sulla famiglia. Sono parole importanti quelle di Francesco, che vorrebbero dare un indirizzo al Sinodo che va a iniziare e che, nelle intenzioni, dovrebbe durare un anno. Di Sinodi analoghi ne sono stati fatti a decine nel passato, non indimenticabili. Questo pare stia assumendo un’importanza notevole, dal momento che sembra possa incidere sull’amministrazione dei sacramenti e su altre questioni che riguardano il cuore di tanti fedeli, non solo divorziati risposati (in altra circostanza, ad esempio, il Papa ha accennato al dramma dei tanti, troppi, giovani che non si sposano e alla prossimità che la Chiesa è chiamata a esercitare anche nei loro confronti).

 

Che la Chiesa dedichi un momento di riflessione a questo tema non può che essere accolto con un sospiro di sollievo per tanti motivi. E però se tale assise diventa uno scontro tra progressisti e conservatori, come sembra profilarsi nel dibattito mediatico (o almeno in parte di questo), sarà un disastro, sia per la Chiesa che per tante persone lontane da questa che potrebbero avvicinarsi o riavvicinarsi. La riflessione, in questo caso il dibattito, andrebbe a centrarsi sulla validità della Tradizione, almeno su certi temi, o sulla sua obsolescenza. Controversia che, oltre che a essere pericolosa per l’ortodossia e foriera di tragedie ulteriori, non interessa che gli addetti ai lavori.

 

La Chiesa ha i suoi dogmi, ovvero delle verità o evidenze indiscutibili custodite dalla Tradizione e dalla fede del popolo di Dio. Ma c’è un’altra verità evidente e indiscutibile, custodita dalla Tradizione e dalla fede del popolo di Dio, quella della misericordia del Signore. E questa è il fondamento di tutti i dogmi della Chiesa: se Dio non fosse stato misericordioso, qui salvandos salvas gratis recita il Dies Irae, non ci avrebbe creato, né redenti dopo la caduta nel peccato. Un mistero di carità che non può ridursi a una mera contrapposizione tra un rigido dogmatismo tradizionalista (che è altro dalla Tradizione) e un altrettanto rigido dogmatismo conciliatorista, due facce della stessa identica medaglia com’è stato evidente negli ultimi decenni. La Chiesa del Signore, il popolo di Dio, attende altro.

Archivio Postille
6 Febbraio 2016
La crisi libica e la morte di Giulio
Archivio Postille
2 Febbraio 2016
Iowa: la vittoria di Cruz e della Clinton