Egitto, Morsi in aula: processo farsa
Tempo di lettura: < 1 minuteÈ iniziato il processo all’ex presidente egiziano Mohamed Morsi che ieri, dopo mesi di reclusione in una località segreta, è stato costretto alla sbarra. Una seduta lampo, dal momento che è stata presto rimandata all’8 gennaio, interrotta dalle continue contestazioni degli imputati – insieme a Morsi anche altri leader dei Fratelli musulmani – e accompagnata da manifestazioni esterne di solidarietà al presidente deposto.
L’Egitto fa i conti con il suo passato per tentare nuove strade. Il problema è che questo redde rationem infinito con i Fratelli musulmani da parte del nuovo governo è di fatto un freno allo sviluppo, dal momento che fagocita energie e risorse che potrebbero essere impiegate altrove. La Fratellanza, decapitata dagli arresti dei suoi leader, sembra incapace di nuocere ancora. Ma finché il nuovo governo non sarà in grado di arginare il pericolo estremista – oggi affrontato esclusivamente con i mezzi della repressione e della giustizia – attraverso il dialogo e la politica, il nuovo corso egiziano sarà abitato da un equilibrio precario.