27 Novembre 2013

I bombardieri Usa sulle isole contese L'America sfida la Cina nel Pacifico

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La decisione di creare un’area aerea di interesse strategico da parte della Cina, l’Air Defense Identification Zone, ha suscitato reazioni. Si tratta di un’area che i cinesi intendono porre sotto la loro giurisdizione, ma che in realtà abbraccia molte isole del Mar Cinese che ricadono all’interno della sovranità nipponica. Isole sperdute, tra le quali alcune sono in realtà dei semplici scogli, ma che galleggiano su ricchi giacimenti petroliferi. Tra queste le isole Senkaku, da tempo motivo di controversia con il Giappone. Ma non è solo una questione economica: si tratta di allargare l’area di influenza del Dragone al mare circostante, in funzione difensiva e per motivi strategici.

Ieri due B 52 Usa hanno sorvolato l’area: una sfida alla Cina e, insieme, un gesto di concreto sostegno al governo nipponico, alleato strategico degli Stati Uniti per il continente asiatico dalla fine della seconda guerra mondiale, da quando cioè altri bombardieri americani, i B 29, sganciarono l’atomica su Hiroshima e Nagasaki. 

Nessun incidente ieri, ma certo la contesa sino-giapponese non è finita. Anzi. Il volo planare dei vecchi arnesi dell’aviazione americana sono un messaggio esplicito. Gli Usa si stanno ritirando da altre aree di interesse strategico, come il Medio Oriente, per concentrare le loro forze in Asia, nel tentativo di contrastare l’unico vero contendente della sua egemonia mondiale, il Dragone. Sarà un lungo duello, del quale è impossibile prevedere gli sviluppi.

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