3 Dicembre 2012

Il referendum di Morsi su se stesso

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Dopo un forcing notevole, l’Assemblea Costituente egiziana ha licenziato la nuova Costituzione che dovrà essere approvata tramite un referendum popolare che si terrà il 15 dicembre.

È un passaggio cruciale quello che si annuncia, per l’Egitto e per tutto il Medio oriente. E non privo di zone d’ombra. L’opposizione ha contestato duramente la decisione di Morsi di assumere poteri insindacabili dalla magistratura, Come anche diverse norme, in particolare quelle a carattere religioso, inserite nella Costituzione. E ha dato vita a manifestazioni imponenti, in particolare in piazza Tahir, luogo simbolo della rivoluzione. 

In coincidenza con l’approvazione della Costituzione da parte dell’Assemblea, i sostenitori del governo, per lo più i Fratelli musulmani, hanno a loro volta manifestato il loro apprezzamento al nuovo Egitto di Morsi tramite manifestazioni di massa, anche se meno frequentate di quelle dell’opposizione. Uno scontro di potere, che va ben oltre l’approvazione o meno della Costituzione, che presumibilmente supererà il vaglio del referendum popolare. E che interessa tutto il mondo arabo e il mondo intero.

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