12 Marzo 2013

La porta si chiude, scelta sul dopo Ratzinger

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Alle 10 di questa mattina i cardinali elettori hanno partecipato alla messa “pro eligendo romano Pontifice”. La santa messa è stata presieduta dal cardinale decano Angelo Sodano. Nella sua omelia, ha ricordato come l’amore di Dio ha un nome singolare e unico: misericordia. E come il Pastore chiamato a pascere le pecorelle del Signore («Pietro mi ami tu più di costoro?») è chiamato a «presiedere nella carità», secondo la «bella espressione di sant’Ignazio di Antiochia».

Una carità che è «servizio agli uomini d’ogni tempo, dal servizio caritativo più immediato fino al servizio più alto, quello di offrire agli uomini la luce del Vangelo e la forza della grazia». Ed ha aggiunto: «Nel solco di questo servizio d’amore verso la Chiesa e verso l’umanità intera, gli ultimi Pontefici sono stati artefici di tante iniziative benefiche anche verso i popoli e la comunità internazionale, promovendo senza sosta la giustizia e la pace. Preghiamo perché il futuro Papa possa continuare quest’incessante opera a livello mondiale.

Del resto, questo servizio di carità fa parte della natura intima della Chiesa. L’ha ricordato il Papa Benedetto XVI dicendoci: “anche il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza” (Lettera apostolica in forma di Motu proprio Intima Ecclesiae natura, 11 novembre 2012, proemio; cfr. Lettera Enciclica Deus caritas est, n. 25)».

Nel pomeriggio i cardinali, al chiuso della Cappella Sistina, inizieranno le operazioni di voto. Prevista la prima fumata. «Veni creator Spiritus/ mentes tuorum visita/ imple superna gratia/ quae tu creasti pectora». Vieni Spirito creatore, visita le menti dei tuoi, riempi della divina grazia i cuori che tu hai creato. Nulla da aggiungere.

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