30 Aprile 2013

Letta: stop a Imu e aumenti Iva

Tempo di lettura: 2 minuti

Fiducia per il nuovo governo. Nel suo discorso, Letta ha delineato un programma nel quale l’alleggerimento del drenaggio fiscale (stop a Imu e agli aumenti dell’Iva) e alcune misure contro la povertà potrebbero innescare un processo virtuoso volto a frenare l’impoverimento progressivo della popolazione italiana. Nel suo discorso, anche un riferimento alla politica come distinzione tra dialettica tra diversi partiti e la pratica della stessa, che richiede dialogo e compromesso. Una distinzione, ha spiegato, imparata dal suo mentore, l’esponente democristiano Beniamino Andreatta. Un riconoscimento postumo a quella scuola democristiana che generò il miracolo economico italiano e permise al Paese una crescita esponenziale, tanto da farlo assurgere a quarta nazione più ricca del pianeta.

 

Nel concludere il suo discorso, Letta ha anche citato il profeta Davide nel suo duello contro Golia. Dove la politica è quasi inerme, «sovrastata dalla perdita di sovranità a favore dei mercati e del mondo globale – sintetizza Cazzullo Sul Corriere della Sera – , assediata da un’opinione pubblica ostile che neanche una grande coalizione riesce davvero a rappresentare».

Fiducia bipartisan, quindi, al governo. Con i voti contrari di Sel e Movimento Cinque stelle, come annunciato. La Lega si è astenuta. Ma tutti si sono detti pronti a votare provvedimenti condivisi. Anche questo è un buon inizio.

 

Al di là della fiducia, piace riportare un brano del discorso del capogruppo del Pd Roberto Speranza, che ha risuonato alto nella Camera, e che fotografa in maniera inappuntabile quanto accaduto ieri: «Trovo illuminanti le parole del presidente Moro, nel suo ultimo intervento al gruppo della Democrazia Cristiana prima del voto per un governo sostenuto anche dal Partito comunista. Si tratta dell’ultimo intervento di Aldo Moro. Asseriva il presidente: se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma cari amici questo non è possibile; si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà».

Archivio Postille
6 Febbraio 2016
La crisi libica e la morte di Giulio
Archivio Postille
2 Febbraio 2016
Iowa: la vittoria di Cruz e della Clinton