3 Giugno 2013

L'ultimo mistero di Neruda Caccia a un agente della Cia

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S’infittisce il giallo della morte del poeta cileno Pablo Neruda, deceduto il 23 settembre del 1973, pochi giorni dopo il golpe che avrebbe cambiato il mondo (11 settembre 1973). Secondo la ricostruzione del giudice che indaga sul caso, corroborata dalla testimonianza dell’ex autista del Nobel per la letteratura, a ucciderlo sarebbe stato Michael Townley, un agente della Cia che in quegli anni collaborava con la Dina, la polizia segreta cilena. Townley si sarebbe introdotto sotto le mentite spoglie di medico nell’ospedale nel quale Neruda era degente a causa di un tumore alla prostata e lo avrebbe avvelenato. 

Townley allora era coinvolto nell’operazione Cobra, messa in atto per contrastare il “pericolo comunista”, ed è responsabile di vari omicidi di uomini politici e militari cileni, alcuni dei quali commessi con il Sarin, terribile veleno utilizzato anche come arma chimica (è stato usato in Siria dalle forze di opposizione al regime). L’agente della Cia è stato perseguito anche dalla magistratura italiana per diversi attentati ai danni di alcuni dissidenti politici cileni che avevano trovato riparo nel nostro Paese. Attualmente vive negli Usa, sotto protezione.

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