28 Gennaio 2013

Mali, i francesi riprendono Timbuctù

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La caduta di Timbuctù in mano ad al Qaeda fu il primo segnale che qualcosa di oscuro si agitava nel Mali. Qualcosa che non riguardava solo quell’angolo di mondo sperduto, ma un po’ tutti. Timbuctù, per secoli crocevia di scambi commerciali, con le sue moschee e i suoi mausolei, è patrimonio dell’umanità, come voluto dall’Unesco. Ora che i francesi e le truppe africane che ne sostengono l’intervento la stanno espugnando (misurando le mosse ché non vogliono una battaglia campale), sembra che qualcosa stia tornando a posto. Ma, ovviamente, si tratta solo di una tappa. Al Qaeda, e le organizzazioni del maghreb a questa affiliata, non sono in grado di condurre una guerra convenzionale. Ed era chiaro fin dal principio che l’intervento francese avrebbe conseguito un successo sul campo della restituzione del territorio maliano al governo legittimo. È certo, però, che le organizzazioni criminali che hanno tenuto in scacco il mondo in questi giorni non svaniranno. 

Per estirpare il cancro del terrorismo ci vuole altro.

 

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