15 Maggio 2013

Mosca smaschera una spia americana

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Un agente Usa, terzo segretario dell’ambasciata Usa a Mosca, è stato catturato mentre tentava di ingaggiare un suo omologo dei servizi russi esperto in terrorismo caucasico. La compravendita di agenti è cosa normale nei servizi, ma il gioco sta tutto nel non farsi scoprire. Invece Ryan Christopher Fogle è stato, a quanto pare, alquanto maldestro e l’Fsb russo lo ha smascherato. In effetti l’agente Usa è stato preso con tanto di finto parrucchino biondo, come nei film comici di genere. 

Da tempo Putin ha avviato una campagna per contenere l’attività dello spionaggio straniero in Russia, tra l’altro emanando norme limitative per le attività delle ong con sede estera; e questa operazione, ampiamente pubblicizzata dai media di Mosca, dando atto di un’effettiva attività di tipo spionistico, ne rafforza le ragioni. Ma, allo stesso tempo, rischia di minare gli ottimi rapporti che si sono creati tra servizi russi e americani nell’inchiesta seguita all’attentato di Boston, nella quale la collaborazione dei due organi di intelligence ha dato frutti fecondi.

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