15 Ottobre 2013

"Negoziato con l'Iran Si apre una finestra". Oggi il via a Ginevra

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Alcuni senatori Usa, tra i quali il falco John Mc Cain, hanno scritto una missiva al Presidente Usa, spiegando di essere pronti ad appoggiare l’eliminazione delle sanzioni contro l’Iran se questi raggiungerà un accordo sul nucleare. Lettera importante, proprio perché è quanto chiede Teheran in cambio di concessioni all’Occidente sul punto.

Il passo dei senatori Usa precede l’inizio di un nuovo round di negoziati a Ginevra, nel quale l’Iran ha annunciato che porterà delle proposte per rassicurare il mondo, in particolare Israele, sui suoi piani di sviluppo atomico: non vuole rinunciare al nucleare civile, ma è pronto a rinunciare alla bomba atomica, con ampie possibilità per l’Aiea (l’agenzia internazionale per l’energia atomica) di verifica sul campo.

Un passaggio delicato quello di Ginevra, che dovrà verificare la buona volontà del nuovo corso iraniano simbolizzato dall’elezione del Presidente Rohani. Ma anche la buona volontà dell’Occidente, chiamato a supportare il cambiamento. Da entrambe le parti, però, c’è contrasto: a Teheran Rohani trova l’opposizione dei pasdaran e dell’apparato a questi riconducibile; in Occidente c’è chi non vuole fare alcuna concessione a Teheran, alzando un muro che sarebbe fatale per Rohani.

Tutto si gioca a Ginevra, dunque, luogo simbolico anche per un altro motivo: nella città elvetica dovranno avere luogo a breve i colloqui per trovare una soluzione al conflitto siriano.

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