19 Luglio 2013

"Non fate cadere il governo"

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In caso di caduta del governo «i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili». Parole come pietre del Capo dello Stato, che ieri è intervenuto in maniera inequivocabile sulla vicenda Ablyazov, che ha fatto vacillare il governo delle larghe intese.

Un monito alto che è anche un avvertimento: quei danni irrecuperabili ai quali ha accennato il Capo dello Stato sembrano adombrare il rischio di un default dello Stato. E risuonano di tragico realismo.

Ed è proprio questa la cifra per capire cosa è successo in questi giorni in Italia: c’è chi ha giocato allo sfascio sulla pelle degli italiani, nel tentativo di alzarsi su di un trono costruito sulle macerie fumanti di un Paese in rovina.

Va da sé che le parole del Capo dello Stato blindano il governo in ogni direzione: non è disponibile a ribaltoni ed è presumibile che, nel caso del precipitare degli eventi, possa addirittura dimettersi, come ad indicare al mondo i colpevoli del killeraggio contro il Belpaese.

Renzi e i falchi del Pdl sono avvertiti. E per ora tornano nei ranghi. Aspettando la prossima occasione: 30 luglio, sentenza Mediaset. Ma dopo le parole del Capo dello Stato certe manovre rischiano di ritorcersi contro gli apprendisti stregoni che imperversano ogni giorno su giornali e Tv.

 

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