31 Ottobre 2013

Sì al voto palese, governo a rischio

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La Giunta del regolamento del Senato ha deciso che sarà palese il voto per decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Reazioni scontate, e furibonde, nel Pdl, invero molto sopra le righe. Da oggi inizia la guerra vera, con buona pace di chi sperava che questo governo potesse affrontare l’emergenza economica e finanziaria che attanaglia l’Italia e lascia sulla strada milioni di disoccupati. 

Da vedere cosa accadrà nel Pdl: Berlusconi sembra intenzionato a strappare, ma deve fare i conti con la possibile scissione del suo partito. Se eventuali fuoriusciti del Pdl saranno sufficienti a garantire una stabilità al governo, il suo strappo potrebbe avere una portata meno decisiva. A meno di trovare un’asse con Renzi, che proprio ieri ha confessato candidamente il suo desiderio di andare subito alle urne, pregustando la vittoria. Così più che la data in cui si voterà in Senato la decadenza del Cavaliere, sembra decisiva un’altra data, quella dell’8 dicembre. In quel giorno Renzi sarà consacrato segretario del Pd e rinascerà ufficialmente Forza Italia, come deciso in sede di consiglio nazionale Pdl.

Un giorno simbolico che sancisce un asse tra berlusconiani di vecchio conio e i diversamente berlusconiani, leggi renziani, del Pd, che lanciano un chiaro messaggio al governo delle larghe intese: questo matrimonio non si doveva fare e deve finire.

Non possiamo prevedere il futuro, se cioè l’esecutivo reggerà o meno alle pressioni, ma solo osservare il presente. E il presente incute certa desolazione. Anche la Rosy Bindi, che certo non è una fan del Cavaliere, ha dichiarato: «Questa volta non avrei forzato il regolamento […] questo è già un momento difficile, non l’avrei complicato ulteriormente». E anche Gianni Cuperlo, alcuni giorni fa, aveva detto in merito alla decadenza: c’è «un regolamento, non vorrei che precipitassimo nelle regola contra personam». Sono perplessità che circolano nel Pd, come registra un articolo della Stampa e che riportiamo per cronaca e per dare atto che certe richieste del centrodestra non erano del tutto infondate.

Comunque ormai è andata e resta solo da vedere quanto si allargherà l’incendio e quanto riuscirà a bruciare.

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