20 Marzo 2013

Una messa da parroco È lo "stile" Francesco

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Molta folla ieri a Piazza san Pietro per l’inizio del Pontificato di Francesco, iniziato sotto il patrocinio di san Giuseppe. E il vescovo di Roma, con “stile” da buon parroco, come recita il titolo della Stampa, ha incantato. Altrove riporteremo parte della sua omelia, nella quale per sei volte ha ripetuto la parola “tenerezza”, quella “tenerezza” di Dio verso i suoi e verso il mondo da Lui creato (e quindi da custodire, come ha spiegato il papa), così cara al cuore delle Sue creature.

Interessanti alcuni articoli a commento. Segnalo un’intervista di Massimo Cacciari sulla Repubblica. Dice che Francesco è il papa che attendeva (anche se prima del Conclave aveva pubblicamente elogiato altri e indicato altre prospettive per la Chiesa, ma sono talmente tanti ad aver fatto altrettanto che è meglio sorvolare). L’intervista ha qualche interesse laddove dice che chi si aspetta da questo Papa altro che la semplice riproposizione della Tradizione cristiana (declinata in una maniera bellissima, come si constata) è in errore: «Sbaglia chi pensa che andrà oltre il consentito, oltre la dottrina per intenderci». Già, per cambiare la Chiesa basta, è bastato, riproporre la Tradizione, quella Tradizione che ha fatto dire al martire san Lorenzo che i poveri sono «il tesoro della Chiesa».

Segnalo anche un altro articolo, a firma di uno dei collaboratori del nostro sito, Lorenzo Biondi, apparso su Europa. Contiene, al solito, spunti interessanti.

Comunque, e al di là di tutto, quel che è accaduto ieri con la presenza di Bartolomeo I, Patriarca ecumenico di Costantinopoli, all’inaugurazione del Pontificato, è storia. E appartiene al miracolo, lo strumento di cui il Signore si serve per salvare la Sua Chiesa.

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