Un consulente del governo saudita rivendica l'appoggio agli jihadisti

«Nelle scorse settimane il presidente siriano Beshar Al Assad ha riportato diverse sconfitte (la più significativa la caduta di Idlib) per mano del fronte Al Nusra, che ha combattuto a fianco
di altri due movimenti non lontani da al Qaeda: Ashar al Sham e Jund Al Aqsa. Gli Usa hanno lanciato attacchi aerei contro Al Nusra, mentre la Turchia continua a trattare il fronte come se rappresentasse i moderati. In un’intervista al New York Times, il giornalista e consulente del governo saudita Jamal Khassoggi ha dichiarato che, nella presa di Idlib, l’Arabia Saudita e la Turchia hanno appoggiato il fronte Al Nusra ed altri jihadisti e ha aggiunto che “la collaborazione tra intelligence turca e saudita non è mai stata così stretta”. Sorprendentemente, tale esplicita ammissione del fatto che l’Arabia Saudita sta appoggiando gruppi jihadisti considerati terroristici dagli Usa non ha richiamato molta attenzione
». A richiamare questa “rivendicazione” è stato Patrik Cockburn, uno dei massimi esperti di Medio Oriente, in un articolo pubblicato sulla Repubblica del 17 aprile.
Nota a margine. Anche se l’appoggio dei Paesi citati a organizzazioni terroristiche era noto, l’ammissione resta sorprendente. Si ricordi il ruolo di Al Qaeda, di cui al Nusra è parte, negli attentati che hanno insanguinato l’Occidente. Per molto meno in passato si sono richiamati ambasciatori, sono state imposte sanzioni o si sono fatte guerre (in fondo l’Afghanistan è stato ridotto in polvere dall’intervento Usa solo perché i talebani erano legati ad Al Qaeda)… Al Nusra, come l’Isis, della quale condivide obiettivi strategico-militari e radicalità ideologiche, dove arriva compie stragi, crocifigge, decapita… Non crediamo ci sia nulla da aggiungere.