Notes, 31 ottobre 2014
Tempo di lettura: < 1 minuteOgnissanti. «La testimonianza della fede ha tante forme, come in un grande affresco c’è la varietà dei colori e delle sfumature; tutte però sono importanti, anche quelle che non emergono. Nel grande disegno di Dio ogni dettaglio è importante, anche la tua, la mia piccola e umile testimonianza, anche quella nascosta di chi vive con semplicità la sua fede nella quotidianità dei rapporti di famiglia, di lavoro, di amicizia. Ci sono i santi di tutti i giorni, i santi “nascosti”, una sorta di “classe media della santità”, come diceva uno scrittore francese, quella “classe media della santità” di cui tutti possiamo fare parte». Era il 15 aprile del 2013 quando Francesco pronunciava queste parole.
Piace riproporle oggi che la Chiesa celebra la festa di Ognissanti, fissata proprio per celebrare anche i tanti santi ignoti ai calendari liturgici che però hanno egualmente ricevuto e dispensato al mondo quella grazia di Dio che sola fa la santità, così vani gli sforzi umani. Quella classe media della santità che comprende, in speranza, tante persone care al cuore dei fedeli chiamati a partecipare a questa festa, siano essi parenti, amici o conoscenti.
E tanti ignoti al mondo nei quali solo gli angeli del cielo hanno avuto modo di vedere riflesso il sorriso di Dio. Lui cui piace dispensare la sua grazia a chi vuole, secondo un mistero di predilezione che non può essere ristretto in regole e immaginazione umana. Lui che ai suoi santi piace regalare il Paradiso gratis. Ché basta il semplice abbandono, magari di un istante come fu per il buon ladrone sulla croce, all’abbraccio misericordioso del Signore.