20 Maggio 2021

I Paesi poveri flagellati anche dai danni collaterali della pandemia

I Paesi poveri flagellati anche dai danni collaterali della pandemia
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I Paesi poveri sono stati colpiti tre volte dalla tragedia Covid-19. Il primo dramma riguarda il contrasto alla pandemia: non solo perché i vaccini sono stati indirizzati finora quasi esclusivamente ai Paesi ricchi, con la criminale Big Pharma che ora vuole anche impedire la liberalizzazione dei brevetti (Piccolenote); dramma duplice perché vi si aggiunge il fatto che non hanno farmaci che possano limitare i danni del virus, come accaduto da noi, perché anche questi sono stati accaparrati dai Paesi ricchi (di terapie intensive, poi, neanche a parlarne).

A tale tragedia duplice se ne accompagna un’altra, più silenziosa, ma non meno terribile: il fatto che in questa temperie sono state sospese tutte le campagne di vaccinazione per altre malattie che in quei Paesi dilagano.

Un’idea della dimensione di questa tragedia l’ha fornita recentemente l’OMS tramite il suo direttore generale Tedros Ghebreyesus in un intervento riportato dal FattoQuotidiano: ’“Nuovi dati dell’OMS mostrano che, per effetto di Covid-19, 60 campagne di vaccinazione sono attualmente sospese in 50 paesi. Ciò significa che in questo momento circa 228 milioni di bambini sono vulnerabili a malattie mortali prevenibili con il vaccino, come morbillo, febbre gialla e poliomielite”.

I malati dimenticati

Molto circostanziato un articolo di NATURE del 21 aprile 2021: “i dati suggeriscono che gli effetti a catena della pandemia potrebbero essere maggiori di quelli causati dal Covid-19 stesso e che persisteranno a lungo dopo la fine della pandemia“.

“la tubercolosi in India uccide 1,4ml di persone all’anno… [L’India è] l’unico paese che raccoglie dati sulla TB in tempo reale e ha mostrato che molti casi non venivano diagnosticati e non venivano trattati poiché molte nazioni hanno deviato le risorse mediche per affrontare il Covid-19… a marzo, l’OMS ha annunciato che il numero di persone che ricevono cure per la tubercolosi a livello globale è diminuito di oltre un milione, riportando la lotta contro la malattia indietro di un decennio o più. Si stima che circa 500.000 persone in più del solito potrebbero essere morte di tubercolosi l’anno scorso, ha detto l’OMS”.

“La pandemia del Covid-19 – prosegue Nature – ha interrotto la prevenzione e il trattamento di una serie di malattie… lo scorso anno, le campagne di vaccinazione di massa per morbillo, poliomielite, meningite e altro si sono fermate, lasciando milioni di bambini a maggior rischio di malattie mortali e prevenibili. Alcune strutture sanitarie sono state chiuse; gli operatori sanitari sono stati ridistribuiti per combattere la pandemia. Le spedizioni di medicinali e dispositivi essenziali sono state ritardate e meno persone del solito hanno richiesto cure presso le cliniche per paura di contrarre il Covid-19″.

Va considerato che il morbillo, che dalle nostre parti è patologia leggera, in Africa è un flagello: associato alla malnutrizione ha una mortalità del 10%, ben più alta del Covid-19.

Anche i numeri della tubercolosi sono terribili: 2 miliardi di persone in tutto il mondo hanno infezioni da tubercolosi latenti e il 5-10%  di questi individui svilupperà la malattia nel corso della vita. Tradotto in cifre significa  tra i 100 e i 200 milioni di malati. Tanto per fare un paragone statistico, ad oggi le infezioni Covid-19 nel mondo sono state circa 163 milioni.

Il morbillo dilaga

Anche il morbillo è flagello: “Prima della pandemia di coronavirus, i casi globali di morbillo erano aumentati vertiginosamente a quasi 870.000 nel 2019, con quasi 210.000 decessi, soprattutto tra i bambini piccoli”.

Anche Medici Senza Frontiere ha allarmato: nella sola Repubblica Democratica del Congo dal 1° gennaio a oggi i casi di morbillo sono più di 13.000.

“Tra il 2018 e il 2020, la peggiore epidemia di morbillo mai registrata nella RDC ha devastato il paese. In soli due anni, più di 460.000 bambini hanno contratto la malattia e quasi 8.000 sono morti a causa di essa”.

“Il morbillo è la malattia più contagiosa al mondo, quasi 10 volte di più del Covid-19“, afferma Anthony Kergosien coordinatore del team di MSF nella RDC. “Vincere la battaglia nella RDC contro questo killer richiederà una copertura vaccinale del 95% con due dosi per bambino […]. Ma siamo ancora molto, molto lontani da tutto questo”.

Anche per il morbillo la principale causa della recrudescenza dell’epidemia è da ricercarsi… nel Covid-19: “L’OMS riferisce che l’epidemia di morbillo incombe in Africa a causa dello stallo della vaccinazione”, titola il Daily Monitor del 23 aprile.

Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’OMS per l’Africa, ha affermato che “le recenti epidemie di morbillo, ma anche di febbre gialla, colera e meningite, indicano grandi lacune preoccupanti nella copertura e nella sorveglianza delle vaccinazioni in Africa”.

Tutto ciò avviene nel consueto silenzio dei media che si occupano esclusivamente di Covid-19 senza mostrare alcun interesse per i danni collaterali di questa guerra che, come in qualunque guerra,, non sono meno gravi.

A pagarne il prezzo sono sempre gli stessi, le popolazioni più povere e le fasce più indifese. Nessuno di questi è in grado di pagare 20 $ per una dose di vaccino, quindi non interessano a nessuno.

Ps. I dirigenti di Big Pharma sono diventati ricchi durante questa crisi: nove di essi sono diventati multimiliardari, come spiega l’organizzazione The People vaccine. E dire che si oppongono alla liberalizzazione dei brevetti affermando che i guadagni servono alla ricerca…

 

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8 Marzo 2023
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