26 Novembre 2013

Notes 25 novembre 2013

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L’attrattiva Gesù. Segnaliamo l’articolo su Proust nella rubrica Letture, che ripercorre la difesa ad opera di un non credente delle cattedrali francesi, meglio, della celebrazione eucaristica che abita quei luoghi. C’è una scadenza che ha dettato l’articolo, ovvero il centenario della pubblicazione del primo volume della Recherche ad opera del grande scrittore francese, ma anche altro. Ovvero ci pare che questo articolo sia in qualche modo in linea con quel gesto stupendo compiuto da papa Francesco attraverso quel dialogo sorprendente con il direttore della Repubblica Eugenio Scalfari, attraverso il quale si è voluto intraprendere un più ampio dialogo con i cosiddetti non credenti. Non che il gesto del papa, nella sua cristiana semplicità, abbia bisogno di conferme, men che meno da parte nostra. ma ci sembra interessante ritornare a quella strada intrapresa da Francesco che, piace sottolineare, non è a senso unico: come dimostra la reazione stupita di Scalfari alla risposta del vescovo di Roma; come dimostra, nel suo piccolo, questo articolo.

Quando ambiti diversi non vivono tali diversità come conflitto, ma come dialogo fecondo, pur nelle distanze, non può che essere un bene. Per tutti. Anzitutto per la Chiesa, chiamata a testimoniare Gesù incarnato, morto e risorto per la salvezza di tutti gli uomini, ma anche per i non credenti, che a quella Chiesa possono guardare, pur non avendo ricevuto il dono della fede, come a una riserva di speranza e di solidarietà (carità) per questo povero mondo così meraviglioso – è opera di Dio -, eppure abitato dal mistero del male. E che di quella Chiesa, così lontana dal loro vivere quotidiano, possono subire il fascino, quel fascino che solo può toccare cuori e menti, al di là di ogni pretesa egemonica che non appartiene alla tradizione cristiana ma a sue deviazioni. Quella tradizione che fonda tutta la sua scommessa riguardo l’uomo sull’attrattiva, come accadde duemila anni fa: l’attrattiva Gesù.

 

Riportiamo, a questo proposito, un passo dell’esortazione apostolica (di fatto un’enciclica) Evangelii Gaudium di papa Francesco resa pubblica oggi dall’Osservatore romano: «Infine rimarchiamo che l’evangelizzazione è essenzialmente connessa con la proclamazione del Vangelo a coloro che non conoscono Gesù Cristo o lo hanno sempre rifiutato. Molti di loro cercano Dio segretamente, mossi dalla nostalgia del suo volto, anche in Paesi di antica tradizione cristiana. Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile. La Chiesa non cresce per proselitismo ma “per attrazione”».

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