19 Febbraio 2013

Scoppia il caso Mahony "Coprì i preti pedofili sia escluso dal Conclave"

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Monta la polemica contro l’arcivescovo di Los Angeles Roger Mahony, creato cardinale nel concistoro convocato da Papa Wojtyla nel 1991, accusato di aver coperto diversi sacerdoti che si sono macchiati di crimini di pedofilia. Partita dagli Stati Uniti, l’onda lunga della polemica giunge fino in Italia. Si chiede che il presule, a causa dei crimini commessi, non partecipi al Conclave. Il presule ha dichiarato di non aver intenzione di rinunciare, ma la contestazione cresce di intensità. Anche il settimanale Famiglia cristiana ha lanciato un sondaggio in tal senso.

Al di là della polemica contro il porporato, che comunque è stato sollevato da ogni incarico a causa delle sue responsabilità, il problema vero è che questa vicenda potrebbe creare precedenti gravi. Se per esempio un cardinale il giorno prima del Conclave fosse raggiunto da un avviso di garanzia, dovrebbe rinunciare a entrarvi? In questo modo magari persone che non amano la Chiesa potrebbero influenzare l’elezione del papa. Un esempio eclatante, ovviamente di pura fantasia: un uomo arrestato per crimini legati a un’attività di tipo satanico potrebbe indicare un porporato come complice, magari adducendo documentazioni false, ma ben congegnate. Scatterebbero indagini, avvisi di garanzia… che succederebbe? Il porporato, del tutto estraneo alla vicenda, dovrebbe rinunciare a partecipare a un eventuale Conclave?

Ma al di là di eventuali reati contestati a singoli presuli, può una sollevazione popolare avere potere di impedire a uno o più porporati di eleggere il papa? Mettiamo il caso che in futuro nasca una contestazione fortissima contro un porporato per motivi altri che non una indegnità morale (magari contro un porporato che avesse contestato duramente certe scelte non conformi alla dottrina cattolica). E che tale contestazione diventasse istanza fortissima rivolta ai sacri Palazzi, tale da indurre alla prudenza riguardo alla partecipazione di un eventuale Conclave. Anche in questo caso si creerebbe un precedente imbarazzante.

Forse anche per evitare rischi di tal genere le norme a proposito del Conclave sono così liberali.

Ovviamente sono ragionamenti che tengono fuori alcuni aspetti fondamentali per la Chiesa del Signore: ovvero parole come pentimento, conversione, perdono, misericordia e altro. Può un ladrone (anzi “assassino”, nel testo originale) pentito andare in Paradiso? Ha preceduto tutti noi. Sarebbe in grado lo stesso di discernere un degno successore di Pietro? Più di tanti altri chiamati al compito. Tant’è.

Ma, al di là della digressione, certamente la posizione del cardinale Mahony è grave, come anche il dilemma. Per fortuna non siamo chiamati noi a sciogliere un nodo così aggrovigliato. Ci limitiamo a pregare.

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