19 Giugno 2013

Usa-Taleban, tavolo di pace

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Al termine del G8, Obama, a sorpresa, ha dato l’annuncio dell’avvio di una trattativa di pace tra gli Stati Uniti e i talebani, un negoziato che chiude una guerra decennale e al quale parteciperanno anche delegati del governo afghano. Il tavolo delle trattative sarà aperto nelle prossime 48 ore e si terrà in Qatar. 

La guerra dell’Afghanistan, iniziata all’indomani dell’11 settembre con il pretesto di porre fine alla minaccia di Al Qaeda e catturare Osama Bin Laden, è finita. Obama l’aveva promesso, fin dalla sua prima elezione, e ora può mantenere, tentando di risalire nella popolarità che i sondaggi indicano in picchiata. Certo era ben altro l’annuncio di pace che il mondo, almeno parte di esso, si attendeva al termine di questo G8, ovvero quello relativo alla Siria. Purtroppo quel dossier resta aperto.

Ospitando le trattative, il Qatar aumenta il suo prestigio internazionale, già accresciuto a seguito del sostegno alle forze di opposizione siriana. Paese piccolo, ben controllabile, non certo modello di democrazia, quello del Qatar è un mistero che prima o poi dovrà essere disvelato; in particolare come e perché abbia assunto in brevissimo tempo un ruolo di primo piano nell’economia – grazie ai colossali investimenti che opera in tutto il mondo – e nella politica mondiale.

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