31 Maggio 2013

Il Papa: mettere quel poco che si ha nelle mani del Signore perché diventi ricchezza

Il Papa: mettere quel poco che si ha nelle mani del Signore perché diventi ricchezza
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Nell’Eucaristia, Gesù «condivide il nostro stesso cammino, anzi si fa cibo, il vero cibo che sostiene la nostra vita anche nei momenti in cui la strada si fa dura, gli ostacoli rallentano i nostri passi» e «ci fa percorrere la sua strada, quella del servizio, della condivisione, del dono, e quel poco che abbiamo, quel poco che siamo, se condiviso, diventa ricchezza, perché la potenza di Dio, che è quella dell’amore, scende nella nostra povertà per trasformarla». Così Papa Francesco il 30 maggio nella celebrazione del Corpus Domini in San Giovanni in Laterano. Commentando l’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, il Pontefice ha spiegato che la folla segue il Signore perché Egli parla e agisce con l’autorità «di chi è rivelazione del Volto di un Dio che è amore». Poi chiedendo dove nasca la moltiplicazione dei pani, ha spiegato: «La risposta sta nell’invito di Gesù ai discepoli “Voi stessi date…”, ‘dare’, condividere. Che cosa condividono i discepoli? Quel poco che hanno: cinque pani e due pesci. Ma sono proprio quei pani e quei pesci che nelle mani del Signore sfamano tutta la folla. E sono proprio i discepoli smarriti di fronte all’incapacità dei loro mezzi, alla povertà di quello che possono mettere a disposizione, a far accomodare la gente e a distribuire – fidandosi della parola di Gesù – i pani e pesci che sfamano la folla». «Questa sera – ha proseguito –, anche noi siamo attorno alla mensa […] del Sacrificio eucaristico, in cui Egli ci dona ancora una volta il suo Corpo, rende presente l’unico sacrificio della Croce. E’ nell’ascoltare la sua Parola, nel nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue, che Egli ci fa passare dall’essere moltitudine all’essere comunità, dall’anonimato alla comunione».

 

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