24 Giugno 2013

Il Papa: poveri peccatori, ma amati dal Signore

Il Papa: poveri peccatori, ma amati dal Signore
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«Venerazione e amore per il Suo Santo Nome. Certezza che Lui ci ha stabiliti su una roccia: la roccia del Suo amore. E da questo amore noi […] diamo la risposta. E quando Gesù fa queste domande – “Chi sono io per te?” – bisogna pensare a questo: io sono stabilito sulla roccia dell’amore di Lui. Lui mi guida. Devo rispondere fermo su quella roccia e sotto la guida di Lui stesso». Così Papa Francesco nella Messa del 23 giugno in Casa Santa Marta. Parlando della domanda che Gesù pose a Pietro – «Chi dite che io sia?» – , il Pontefice ha spiegato che questo stesso interrogativo il Signore lo pone anche a noi: «Gesù è vivo davanti a noi. Questa domanda la fa una persona viva. E noi dobbiamo rispondere, ma dal cuore». A volte si ha vergogna a rispondere, ha proseguito, perché siamo peccatori. Ma è proprio questo il momento in cui confidare nel Suo amore, come Pietro sul Lago di Tiberiade: «Signore, tu sai tutto». Proprio nel momento in cui ci sentiamo peccatori, il Signore ci ama tanto, e come mise il pescatore Pietro a capo della Sua Chiesa, così anche con noi farà qualcosa di buono: «Lui è più grande, Lui è più grande! E quando noi diciamo, dalla venerazione e dall’amore, sicuri, sicuri sulla roccia dell’amore e sulla guida di Lui: “Tu sei l’unto”, questo ci farà tanto bene e ci farà andare avanti con sicurezza e prendere la Croce di ogni giorno, che alle volte è pesante. Andiamo avanti così, con gioia, e chiedendo questa grazia: dona al Tuo popolo, Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il Tuo santo nome! E con la certezza che Tu non privi mai della Tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del Tuo amore!».

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