26 Gennaio 2014

Papa: Gesù e la Galilea della genti

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All’Angelus del 26 gennaio papa Francesco ha svolto la sua riflessione sull’inizio della missione di Gesù, la quale non incomincia da «Gerusalemme, cioè dal centro religioso, centro anche sociale e politico», ma da una periferia anche sociale, in quella Galiela delle genti, luogo di transito che vede la «compresenza di diverse culture, necessità di confronto e necessità di incontro». Così il Papa: «Gesù comincia la sua missione non solo da un luogo decentrato, ma anche da uomini che si direbbero, così si può dire, “di basso profilo”. Per scegliere i suoi primi discepoli e futuri apostoli, non si rivolge alle scuole degli scribi e dei dottori della Legge, ma alle persone umili, alle persone semplici […] Gesù va a chiamarli là dove lavorano, sulla riva del lago: sono pescatori. Li chiama, ed essi lo seguono, subito. Lasciano le reti e vanno con Lui: la loro vita diventerà un’avventura straordinaria e affascinante».

E conclude: «Cari amici e amiche, il Signore chiama anche oggi! Il Signore passa per le strade della nostra vita quotidiana. Anche oggi in questo momento, qui, il Signore passa per la piazza. Ci chiama ad andare con Lui, a lavorare con Lui per il Regno di Dio, nelle “Galilee” dei nostri tempi […] E se qualcuno di voi sente che il Signore gli dice “seguimi” sia coraggioso, vada con il Signore. Il Signore non delude mai. Sentite nel vostro cuore se il Signore vi chiama a seguirlo. Lasciamoci raggiungere dal suo sguardo, dalla sua voce, e seguiamolo!».

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