6 Novembre 2015

Bush senior e i dioscuri del post 11 settembre

Bush senior e i dioscuri del post 11 settembre
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Donald Rumsfeld e Dick Cheney

Una biografia di George Bush padre apre spiragli inediti (ai più) sulla politica americana del post 11 settembre. Secondo il sito Salon, le «preoccupazioni che Dick Cheney fosse diventato il vero cervello delle operazioni [militari ndr.] durante l’amministrazione di George W. Bush a quanto pare non sono state condivise solo dai critici della Casa Bianca, ma anche dal padre di Bush, George H. W. Bush»,

 

Secondo la sintesi del sito, Bush junior sarebbe stato «manipolato» dai suoi influenti collaboratori, che l’avrebbero orientato a usare la «linea dura» che tanti conflitti ha generato. Non solo Cheney, anche il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld sarebbe stato parte attiva di questa manipolazione. «Non mi piace quello che ha fatto e penso che faceva del male al Presidente», ha detto l’ex presidente Usa in un’intervista presente nel libro.

 

Nota a margine. Cose risapute, certo, d’altronde che il figlio dell’ex presidente non fosse un falco (e neanche un’aquila) era noto. E però che a rivelare questi retroscena sia il padre del ragazzo, e un ex presidente degli Stati Uniti, colpisce. 

 

Un retroscena storico, che ha l’evidente intento di giustificare, per quanto possibile (certe colpe restano), il figlio circa le malefatte di quegli anni, contraddistinti da guerre che hanno destabilizzato nel profondo gli equilibri internazionali. E, insieme, il disvelamento di alcuni dei veri responsabili di quelle iniziative. Questi ultimi (non ci riferiamo a quelli citati nel libro), a differenza di Bush junior, sono ancora in servizio attivo e molto influenti 

 

E però, con questo libro George Bush senior vuol far intendere anche un’altra cosa, ovvero che il suo secondo figlio, Jeb Bush, oggi possibile candidato alle presidenziali per i repubblicani, in caso di vittoria elettorale non seguirebbe le orme del fallimentare fratello.

Detto questo, al momento Jeb non sembra avere molte possibilità di riuscita, dal momento che è indietro anche rispetto agli altri candidati repubblicani. Corsa in salita: non ha contro solo il peso della storia.

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