22 Gennaio 2016

Il terrorismo e le relazioni tra India e Pakistan

Il terrorismo e le relazioni tra India e Pakistan
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Un’altra strage il 20 gennaio in Pakistan, a venti giorni di distanza dall’attentato contro un edificio istituzionale che aveva causato oltre 21 morti. Stavolta le vittime sono state venticinque, tra studenti e professori universitari. L’attentato è avvenuto a Charsadda, a una ventina di chilometri da Peshawar, ed è stato compiuto presso la locale Università Becha Khan, che così viene illustrata in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 21 gennaio: «circa 3 mila studenti sono iscritti alla Becha Khan, eroe del nazionalismo laico pachistano deceduto nel 1988 e legato al movimento non violento di Ghandi». L’attentato è stato firmato da un gruppo di estremisti talebani, ma condannato dal gruppo talebano più istituzionale guidato dal Mullah Fazlullah.

 

Nota a margine. I terroristi amano i simboli. E Becha Khan, al cui nome è legata l’Università colpita, è figura altamente evocativa. Amico intimo di Ghandi, come il mahatma consumò la sua vita per liberare il suo popolo dal dominio britannico e si spese contro la spartizione dei domini britannici in due entità geopolitiche, quelle che poi sarebbero divenute l’India e il Pakistan (che con la creazione del Bangladesh divennero poi tre). 

 

Da qui il simbolismo dell’attentato, che sta tutto nel monito a non riunire ciò che è stato separato. Fuor di metafora, un attentato contro quel processo di riavvicinamento tra India e Pakistan che è iniziato a sorpresa il 25 dicembre scorso con lo storico incontro tra il premier pakistano e quello indiano e salutato dal primo attentato accennato all’inizio di questa nota. Il riavvicinamento tra i due colossi asiatici, e tra questi e la Cina come sembra voler indicare il nuovo corso indiano, cambierebbe il volto dell’Asia. E non solo. Da qui lo scatenarsi degli agenti del terrore.

 

Ps. Nella foto non abbiamo voluto mettere immagini dell’attentato, ma dell’Università. Una foto felice per dare un’idea, se ce ne fosse bisogno, degli obiettivi ricercati dalle agenzie del terrore.

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