18 Maggio 2013

La Grande Guerra: quando il conflitto ha cambiato volto

La Grande Guerra: quando il conflitto ha cambiato volto
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La Prima Guerra Mondiale «ha distrutto il sistema di valori su cui si reggeva la società del XIX secolo. Si è trattato del primo conflitto condotto con logica industriale. Mio nonno era medico e dai suoi diari emerge con chiarezza lo stupore nel trovarsi di fronte a lesioni sempre più terribili, provocate da macchinari progettati per straziare il corpo umano […]. Nelle guerre precedenti vigeva un’etica rigorosa e condivisa. Non si colpivano i cappellani, non si sparava sui barellieri che raccoglievano i feriti, i medici erano ritenuti intoccabili. Regole che non valgono più nelle trincee della grande guerra. Da lì in avanti i conflitti si svolgeranno secondo una mentalità esclusivamente economica». Sono alcuni passaggi di un’intervista a Nathalie Bauer, autrice del romanzo Ragazzi di belle speranze (editore Cavallo di Ferro) rilasciata all’Avvenire del 18 maggio. Nel suo romanzo, la Bauer fa rivivere i ricordi del nonno, che svolse mansioni di medico durante la Grande Guerra. Ricordi appuntati su diari che l’autrice ha ritrovato di recente, frugando negli archivi dell’avo.

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