16 Novembre 2023

L'incontro Xi Jinping-Biden e il possibile dialogo Usa-Russia

La ripresa dei normali contatti militari il risultato più importante dell'incontro al vertice USA-Cina. Altro incontro, molto più defilato, con la delegazione russa.
L'incontro Xi Jinping-Biden
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L’incontro Xi Jinping-Biden e Xi  a margine della riunione dell’APEC di San Francisco è andato secondo previsioni: accordi sul Fentanil, prodotto in Cina e diventato una delle droghe più diffuse in America; su alcune questioni economiche e sull’uso dell’intelligenza artificiale.

Più importante l’intesa a riprendere i normali contatti militari: ciò eviterà incidenti nel pericoloso gioco muscolare che si sta consumando tra le due potenze nel Mar cinese meridionale e soprattutto di confrontarsi in altra e più riservata sede su altro (Ucraina, Palestina).

Piccolo svarione: al termine dell’incontro, Biden ha ammesso che sì, in un certo senso il suo omologo cinese è un dittatore, una battuta fatta per coprirsi le spalle dagli attacchi dei falchi anti-cinesi, ma che indica la debolezza dell’imperatore, il quale deve scusarsi per aver incontrato la controparte in un dialogo necessario alla stabilità globale.

In attesa di approfondimenti, segnaliamo che l’incontro tra i due ha presumibilmente coperto un incontro forse più importante quello tra la delegazione americana e quella russa, invitata anch’essa a San Francisco nonostante le sanzioni e l’accesa contesa internazionale, non certo a caso.

A rivelare tale possibilità la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, che ha affermato: “Gli Stati Uniti hanno cominciato a segnalare la loro disponibilità ad impegnarsi in un dialogo pragmatico e informale con noi, anche se dietro le quinte”.

Non si sa se l’invito ha avuto un seguito nella stessa San Francisco, ma è più che probabile che in tale sede ci sia stato modo di fissare un incontro successivo tra delegazioni delle due potenze.

Gli Stati Uniti devono trovare una via di uscita al pantano in cui si sono cacciati in Ucraina e un modo per fermare il genocidio palestinese prima che gli scoppi in faccia. In ambedue i casi, urge un dialogo con la Russia.

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