24 Settembre 2014

Siria: armare i moderati o Al Qaeda?

Siria: armare i moderati o Al Qaeda?
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Leader di Al Nusra e suoi miliziani

«Con la presente vi comunico che le munizioni inviate dallo stato maggiore ai dirigenti dei consigli militari rivoluzionari della regione orientale devono essere distribuite, in conformità con quanto concordato, per due terzi ai signori della guerra del Fronte al-Nusra, il restante terzo da distribuire tra i militari e gli elementi rivoluzionari per la lotta contro le bande dell’Emirato Islamico in Iraq e nel Levante. Grazie per averci inviato le prove di consegna di tutte le munizioni, precisando i quantitativi e le qualità, debitamente firmate dai dirigenti e dai signori della guerra in persona, in modo che possiamo trasmetterle ai partner turchi e francesi». Questa lettera, datata 17 gennaio 2014 e pubblicata su voltairnet.org, documenta come avviene il rifornimento di munizioni (e quindi di armi) ai miliziani jihadisiti anti-Assad nel teatro di guerra siriano da parte dei loro sponsor, in questo caso Turchia e Francia. Come si vede, le munizioni dirette ai presunti “ribelli moderati” sono state distribuite per due terzi ad Al Nusra (affiliato ad Al Qaeda, come riconosciuto da Nazioni Unite e Paesi occidentali) e per un terzo ai destinatari diretti. A quanto pare Al Qaeda ha anche spiccato una sorta di fattura rallegrandosi della consegna. Quindi sia i francesi che i turchi, nel caso specifico, sanno benissimo di aver fornito munizioni ad Al Qaeda, e nonostante questo il rifornimento continua… Sono armi che servono a martoriare il popolo siriano, cristiani compresi, e che un domani potrebbero rivolgersi contro l’Occidente. L’ambasciatore siriano Bashar al-Jaafari ha fatto pervenire tale missiva al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 14 luglio scorso. Nessuna sanzione ai Paesi indicati.

 

Nota a margine. Nel lanciare la loro campagna contro l’Isis, gli Stati Uniti hanno anche deciso di inviare armi ai supposti ribelli moderati siriani. Se gli va bene, saranno rispettate le percentuali in missiva: due terzi ai gruppi più sanguinari, un terzo a quelli che, di facciata, lo sono meno (per poter interfacciarsi con il mondo democratico e libero e reperire armi e munizioni per il network del terrore). 

 

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