25 Febbraio 2015

Svolta nel processo di pace in Colombia

Svolta nel processo di pace in Colombia
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Il presidente colombiano Juan Manuel Santos

«Bernard Aronson, un diplomatico statunitense con una vasta esperienza in America latina, è stato scelto da presidente Barack Obama come inviato al processo di pace in corso da poco più di due anni a Cuba fra il Governo di Bogotà e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). L’iniziativa di Obama di assumere un ruolo ufficiale nello storico negoziato è stata annunciata dal presidente colombiano, Juan Manuel Santos, che l’ha definita un segnale importantissimo […]».

 

«Il ruolo di Aronson, ha specificato Santos, “sarà di appoggiare il negoziato, il che implica la sua partecipazione diretta al tavolo del dialogo”. Del compito di mediatori, come noto, sono incaricate Norvegia e Cuba. Il presidente colombiano ha dichiarato inoltre che la settimana scorsa anche il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha espresso la volontà del governo di Berlino di sostenere attivamente il processo di pace. Anche le Farc hanno espresso soddisfazione per la nomina di un inviato speciale da parte della Casa Bianca». La notizia è stata riportata dall’Osservatore romano del 25 febbraio.

 

Nota a margine. L’iniziativa della Casa Bianca in Colombia, che segna un punto di svolta nel dialogo tra governo e Farc nato per uscire da decenni di guerra civile, giunge dopo la fine della guerra fredda con Cuba. E segnala una nuova stagione politica nelle relazioni tra Washington e l’America latina, forse meno conflittuale.

In controtendenza invece quel che accade in Venezuela, dove il governo di Caracas accusa gli Usa di ingerenze indebite e di fomentare, usando delle opposizioni interne, un golpe strisciante contro il regime di Maduro (ci torneremo). Le vicende venezuelane sono complicate dal petrolio, del quale il Paese è ricchissimo. Tanti, troppi interessi in gioco.

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