11 Giugno 2015

Notes, 11 giugno 2015

Notes, 11 giugno 2015
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Eucaristia. Un’amica ha ritrovato tra i libri della madre un volumetto che riporta alcune preghiere di Sant’Alfonso De Liguori composte per le sue visite al santissimo sacramento e alla Madonna. Ne pubblichiamo una dedicata all’eucaristia. Il Corpus Domini è stato domenica scorsa, ma il pane del cielo non ha scadenze prefissate…

Leggendo queste parole, stride la miseria di chi la propone, o di chi la leggerà, rispetto al cuore del santo. Nondimeno sono state composte anche per dei poveri peccatori come noi, ai quali, nonostante tutti i tradimenti, il Signore continua a donarsi, ad affidarsi (stupenda umiltà), nella sua santa eucaristia.

 

 

Il Re della gloria

O pazzi del mondo, dice S. Agostino, miseri, dove andate per contentare il vostro cuore? Venite a Gesù, perché da lui solo vi può essere dato quel contento, che voi cercate.

Anima mia, non essere ancora tu così stolta; cerca solo Dio: cerca quel solo bene, in cui tutti i beni sono riposti. E se lo vuoi presto trovare, eccolo vicino… Digli quel che vuoi, che esso a questo fine sta nel ciborio per consolarti ed esaudirti. Dice S. Teresa: «Non è permesso ad ognuno parlare col re; il più che ciascheduno può sperare è di fargli parlare con terza persona. Per parlare con Voi, o Re della gloria, non ci vogliono terze persone, vi fate trovare pronto a dare udienza a tutti nel Sacramento dell’altare. Ognuno che vi vuole, ivi sempre si trova e vi parla a tu per tu. E poi, benché alcuno arrivi a parlare col re, quanto vi ha da stentare! I re dànno udienza poche volte all’anno ma voi in questo Sacramento date udienza a tutti notte e giorno, sempre che noi lo vogliamo».

 

O Sacramento d’amore, che, o vi doniate nella santa comunione, o ve ne stiate sugli altari, sapete con le amorose attrattive del vostro amore tirarvi tanti cuori, che innamorati di Voi, attoniti a tanta bontà, ardono felici e pensano sempre a Voi, tiratevi ancora il miserabile cuore mio, che ancora desidera di amarvi e vivere servo del vostro amore. Io per me deposito da oggi avanti tutti gli interessi, l’anima mia, il corpo mio, tutto in mano della vostra bontà. Accettatemi, o Signore, e disponete di me come vi piace. Non voglio più lamentarmi, amore mio, delle vostre sante disposizioni: so che, tutte uscendo dal vostro cuore amoroso, tutte saranno amorose per mio bene. Ma basta che lo vogliate Voi, le voglio anch’io, tutte, e nel tempo e nell’eternità.

 

Fate tutto quello che volete in me e di me: io mi unisco tutto alla volontà vostra, che è tutta santa, tutta buona, tutta bella, tutta perfetta, tutta amabile. O volontà del mio Dio, quanto mi sei cara! Voglio sempre vivere e morire unito e stretto a te. Il gusto tuo è il gusto mio; i desideri tuoi voglio che siano i desideri miei. Dio mio, mio Dio, aiutatemi; fate che da oggi in avanti io viva solo per Voi, solo per volere quello che volete Voi, solo per amare la vostra amabile volontà. Muoia io per amore vostro, giacché Voi siete morto per me. Maledico quei giorni, in cui ho fatta la mia volontà con tanto vostro disgusto. Io vi amo, o volontà di Dio, quanto amo Dio, giacché Voi siete lo stesso che Dio. V’amo dunque con tutto il cuore mio; a Voi tutto mi dono.

 

Giaculatoria: O volontà di Dio, Voi siete l’amor mio.

 

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