Notes, 12 luglio 2013
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Divino Amore. Mi è caro il Divino amore, come a tanti romani che vi giungono alla spicciolata. Per tanti motivi che hanno a che vedere con la mia storia personale e non solo. Ma uno dei motivi di questa affezione ha a che vedere con il primo miracolo ivi avvenuto.
Quello del pastore che, aggredito dai cani, si rivolge all’immagine della Madonna affissa al muro e viene salvato.
Altri, di santuari, sono nati in luoghi dove è apparsa la Madonna; quello di Roma, nel cuore della cristianità, no: qui tutto è nato da una preghiera esaudita. Una semplice preghiera esaudita, a ricordare quanto è preziosa agli occhi della Vergine Maria, e al buon Dio, la povera mendicanza.
Così, con questo piccolo cenno, rimando alla preghiera che Dante mette in bocca a san Bernardo nel suo paradiso, riportata nella rubrica Di Versi. Pubblicata anche per rendere onore alla solennità dell’Assunzione di Maria nel Suo Paradiso. Lei, la cui «benignità non pur soccorre/ a chi domanda, ma molte fïate/ liberamente al dimandar precorre».
Con questo Notes vado in vacanza; e con me il sito. Ci si rivede, per chi vuole, ai primi di settembre.