14 Luglio 2014

Notes, 12 luglio 2014

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Di nuovi inizi. Un notes per segnalare due articoli: il primo è nella rubrica Come in Cielo ed ospita alcuni brani di scritti di don Tommaso Latronico. Li avevo letti e riletti alcuni dei suoi scritti citati nell’articolo, che suonavano cari e familiari e dicevano cose. Ma è la prima volta, forse il tempo che passa, forse le circostanze, che mi soffermo su quella frase che ho usato come titolo dell’articolo. E che don Tommaso, negli scritti proposti, declina in maniera invero stupenda. Suggerimenti preziosi, che offriamo ai lettori con certa commossa gratitudine..

E una segnalazione anche per l’articolo pubblicato nella rubrica Letture sul crocifisso di Michelangelo. Mi avevano segnalato il lavoro di Todeschini, studente delle Belle Arti a Firenze, su questo crocifisso di recente attribuzione – relativamente recente, – realizzato da un giovane Michelangelo mentre era ospite di un convento agostiniano. Ma mentre ascoltavo parlare Todeschini mi meravigliavo sempre più per una coincidenza felice: don Giacomo aveva suggerito di fare su 30giorni degli articoli sulla bellezza di Gesù in croce; sul fatto che nella Passione di nostro Signore non trionfa la sofferenza, ma vince, rifulge la bellezza della Carità: questo lo sguardo di Agostino al crocifisso. Così don Giacomo Tantardini, riprendendo Agostino, nel libro Anche la fede domanda: «Se consideri la misericordia per cui si è fatto così [sfigurato nella sua passione] anche lì è bello. Se noi consideriamo perché è diventato così, perché è diventato così sfigurato, perché è diventato senza alcuna bellezza per le lividure, se consideriamo la misericordia per cui è diventato così per i suoi, anche lì è bello».

È bello anche constatare come dopo anni, e mutate – e tanto – le circostanze, quel lontano suggerimento si è realizzato da solo, non cercato, né voluto. Coincidenze felici, appunto. Che rallegrano e rendono grato il cuore.

 

Infine una nota riguardo la sottoscrizione per la parrocchia del Burundi che ha dedicato un oratorio a don Giacomo (vedi rubrica Come in Cielo): siamo grati ai tanti donatori perché possiamo inviare in Burundi 8.800 euro, che serviranno alla realizzazione di un pozzo e alle necessità dei poveri della parrocchia. Grazie di cuore ai tanti che hanno contribuito, anche con la preghiera.

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