30 Marzo 2014

Notes, 30 marzo

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Confessione. Ha fatto notizia la foto del Papa che si confessa come un qualunque fedele. In effetti è una bella immagine quella del successore di Pietro in ginocchio davanti al confessore anche se, per tanti motivi, preferisco la vecchia grata che separa confessore e penitente: aiuta a far comprendere a penitente e confessore che non si tratta di un rapporto tra i due, ma tra il penitente e Dio, diminuendo il pericolo di infauste cadute nella psicologia; e aiuta a superare la vergogna dei peccati che in genere accompagna il fedele che si accosta al sacramento. Ma sono sensibilità, la sostanza non cambia e va bene, anzi benissimo così.

Ma torniamo all’immagine di Francesco in ginocchio al confessionale: un’immagine icastica che, da sola, può bastare a caratterizzare un Pontificato. La riforma della Curia, la pulizia dello Ior, la collegialità… tutte cose buone, certo, che rimettono un po’ a posto le cose e possono far ripartire una macchina bloccata. Ma questa è tutt’altra cosa. Francesco non solo parla, e tanto, in maniera stupenda della misericordia di Dio, ma indica un luogo, un gesto nel quale questa misericordia si concede in maniera mirabile; tanto mirabile che rimanda alla pagina forse più commovente del Vangelo, quella del figliol prodigo che torna all’abbraccio del Padre. E non solo indica, ma lui stesso dà l’esempio, come l’ultimo dei fedeli.

La confessione è il sacramento più obliterato degli ultimi decenni: si sono profuse tante parole nella Chiesa sul sacramento del matrimonio e sui problemi ad esso correlato; sul sacerdozio e sulla sua importanza; come tanto si è parlato dell’eucarestia, alla quale, tra l’altro, sono stati dedicati vari congressi negli ultimi tempi. Tutti sacramenti del Signore e tutti importanti. Ma della confessione in questi ultimi decenni si è parlato davvero pochino. Eppure è talmente importante per il bene (direi benessere, per usare una parola consumistica e più moderna) dei fedeli che la Chiesa chiede a questi di accostarvisi almeno una volta l’anno, a Pasqua.

Ecco, se il Pontificato di Francesco riuscisse solo a rimettere al suo giusto posto questo sacramento, che a differenza di altri decide della vita eterna – anche se il buon Dio, nella sua misericordia, può usare della sua infinita fantasia allo scopo -, avrà reso un servizio infinito alla Chiesa e al popolo cristiano. Se solo riuscisse a far tornare i fedeli a frequentare il confessionale, a far capire ai sacerdoti che devono dedicare tempo a questo sacramento e a non scandalizzare i poveri fedeli che vi si accostano, avrebbe operato una vera e propria “rivoluzione” nella Chiesa. Altra e ben più importante di tante riforme ipotizzate.

Con questa insistenza sulla confessione, tra l’altro, il Papa indica un ritorno alla Tradizione, che anzitutto vive dei Vangeli e dei sacramenti del Signore. Così che quella foto in ginocchio, vibra di nuovo e d’antico; abbraccia e conforta. È il tempo della misericordia del Signore.

 

 

 

Ps. Una informazione dovuta: avevamo lanciato una piccola sottoscrizione per inviare un contributo economico ai missionari del Sudan. Dopo un po’ di equivoci, dal momento che ci era stato inviato un conto corrente errato, siamo riusciti a inviare quanto abbiamo ricevuto dai nostri lettori (con un’aggiunta propria della San Callisto) e abbiamo devoluto 2110 euro. Altri contributi sono stati inviati autonomamente, grazie alla sollecitazione ricevuta attraverso Piccolenote (una donazione di 3000 euro dalla Santa Lucia onlus e un’altra donazione mensile attivata da un nostro lettore). È una goccia nel mare, certo, ma anche le piccole gocce d’acqua, nelle mani del Signore, hanno potenzialità imperscrutabili. D’altronde quando Gesù moltiplicò i pani e i pesci utilizzò quei pochi pani e pesci che gli apostoli avevano racimolato tra i discepoli…

Ringraziamo di cuore i lettori che hanno partecipato a questa piccola opera di carità, o solidarietà che dir si voglia, nella speranza di poter moltiplicare, se Dio vorrà, iniziative simili. Grazie ancora di tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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