I valori di Charles Michel

Charles Michel è un politico belga, già primo ministro del Belgio e attuale Presidente del Consiglio Europeo.
Per chi ha poca dimestichezza con le cariche dell’UE ricordiamo che: “il presidente del Consiglio europeo è colui che presiede e coordina i lavori del Consiglio europeo ed è, insieme al Presidente della Commissione, il principale rappresentante dell’Unione europea nelle sue relazioni esterne”
Non proprio l’ultima delle poltrone disponibili a Bruxelles.
Il signor Michel si è sentito in dovere di fare la seguente dichiarazione alle agenzie di stampa, ovviamente con grande risonanza su tutti i media:
(ANSA) – BRUXELLES, 09 MAR – “Non dovremmo lasciarci ingannare dalla Cina e dalla Russia, regimi con valori meno desiderabili dei nostri, che organizzano operazioni molto limitate ma ampiamente pubblicizzate per fornire vaccini ad altri. Secondo i dati disponibili, questi Paesi hanno somministrato la metà delle dosi per 100 abitanti rispetto all’Unione europea.
E l’Europa non utilizzerà i vaccini per scopi di propaganda. Promuoviamo i nostri valori”, aggiunge Michel. (ANSA).
Se è vero, come è oramai certificato anche dall’OMS, che il vaccino russo Sputnik V e quello cinese Sinovac sono almeno altrettanto, se non più, validi di quelli occidentali perché non provare seriamente ad utilizzarli prontamente per incrementare la deficitaria campagna vaccinale?
Nessuno si fa illusioni miracolistiche. E’ evidente che anche l’eventuale approvazione del vaccino Sputnik V non risolverebbe il problema della scarsità di vaccini come una bacchetta magica. Esistono problemi produttivi e logistici di non poco conto che però potrebbero essere affrontati e risolti, se solo ci fosse la volontà. Ma tale volontà non c’è, stando alle dichiarazioni del signor Michel.
All’interno dell’UE abbiamo gravissimi problemi per le forniture di vaccini e le case farmaceutiche occidentali non stanno certo brillando per efficienza e puntualità (almeno nei riguardi dell’UE).
L’attuale classifica della somministrazione per numero di abitanti vede i grandi paesi europei tragicamente più indietro non solo di USA, Israele e Regno Unito, ma perfino del Cile e del Marocco. Che la Russia e la Cina abbiano percentuali ancora inferiori a quelle dell’UE non è cosa che cambi questo stato dei fatti. Inoltre la Cina è di fatto covid free da mesi.
Ma nonostante la situazione catastrofica il sig. Michel ritiene che siano più importanti i “valori”. Ci viene da chiedere quali siano i suoi, che non siamo sicuri che siano anche i nostri.
40ml di casi in Europa, 100mila morti solo in Italia, quasi 900mila in tutta Europa. Questi, a nostro avviso, sono i valori che il sig. Michel e i suoi colleghi avrebbero dovuto tenere presenti. La vita è un valore primario, che va al di là delle controversie geopolitiche.
Il signor Michel e i suoi amici dovrebbero avere almeno la decenza di ammettere che l’approvazione e l’adozione del vaccino russo in Occidente è stato deliberatamente ostacolato fin dal giorno del suo annuncio (l’11 agosto dello scorso anno!) per ragioni meramente economiche e politiche. D’altronde ci è davvero arduo evitare di mettere in relazione i valori evocati dalla sua dichiarazione con i valori di Borsa di Big Pharma.
Infine va rilevato che, a proposito di valori, stiamo comprando vaccini da una nazione, gli Stati Uniti, che negli ultimi decenni ha incenerito Libia e Iraq, per tacere di altro (vedi ad esempio alla voce guerra in Yemen); e che durante la pandemia non solo non ha sollevato le sanzioni imposte a tanti Paesi che considera antagonisti, ma le ha anche aggravate, minando, a volte in maniera decisiva, la loro possibilità di far fronte al virus e condannando a morte decina di migliaia di civili innocenti. Evidentemente il signor Michel ha un concetto alquanto elastico dei valori umanitari.