19 Giugno 2018

Le guerre spaziali di Trump

Le guerre spaziali di Trump
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Guerre spaziali per Trump, che vuole creare una Space Force a fianco degli altri cinque rami tradizionali della Difesa americana, la U.S. Air Force, la U.S. Navy etc.

“Quando si tratta di difendere l’America”, ha dichiarato, “non è sufficiente avere una presenza americana nello spazio. Dobbiamo averne il dominio”.

Contrastare Russia e Cina

Il presidente ha spiegato che si tratta di contrastare i progressi di Russia e Cina nel settore spaziale.

Molte le reazioni negative. Tra queste quella del senatore Bill Nelson (forse la più significativa), riferita dal Guardian: “I generali mi dicono che non sono d’accordo. Per fortuna il presidente non può crearla senza il Congresso”.

Sulla rete un profluvio di ironia ispirata a Guerre stellari e altro. Ne riferisce anche il Quotidiano del popolo cinese che, come il senatore Nelson, accenna alle tante difficoltà che dovrà affrontare la concretizzazione dell’idea presidenziale.

Un’idea, aggiunge il giornale, che “mette in luce le intenzioni degli Stati Uniti: dominare in tutti i luoghi”.

Idea “preoccupante”, prosegue, giacché accrescerà “la concorrenza tra i principali Paesi, sconvolgerà l’equilibrio militare e indebolirà la sicurezza” internazionale.

In definitiva, per il giornale cinese “il dominio americano nello spazio” rappresenta una “minaccia per la pace mondiale”.

Peraltro, aggiunge, gli Stati Uniti hanno firmato “un trattato internazionale che vieta la militarizzazione dello spazio”.

D’altronde l’attuale amministrazione Usa ha ampiamente dimostrato che non considera vincolanti i trattati internazionali.

Dallo Scudo spaziale alle Guerre spaziali

Al di là delle ironie e dei timori, la “sparata” di Trump ricorda la corsa spaziale di Ronald Reagan, allora indirizzata alla creazione di uno Scudo spaziale.

Oggi come allora è probabile che le immaginifiche guerre spaziali trumpiane si infrangano sugli scogli della più prosaica realtà.

E però, c’è da ricordare che la corsa allo scudo spaziale ebbe l’effetto di aumentare i fondi destinati agli armamenti. E innescò una corsa al riarmo che risultò fatale  all’Urss.

Ma da allora il mondo è cambiato. E la Cina ha risorse per competere. Così che il timore espresso dal quotidiano di Pechino non sembra riguardare tanto (o solo) il piano militare, quanto piuttosto quello economico.

Il Dragone sembra temere cioè che le guerre spaziali lo costringano a sottrarre preziose risorse al suo obiettivo primario, ovvero il primato economico globale.

Sotto questo profilo, l’iniziativa cosmica di Trump appare del tutto in linea con l’attuale guerra commerciale intrapresa con la Cina…

La guerra spaziale vede coinvolta anche la Russia. Ma Putin conosce bene la storia del suo Paese e le cause del crollo dell’Unione sovietica.

Tanto che ha dichiarato diverse volte di non aver alcuna intenzione di avviare una corsa al riarmo. Risponderà alla sfida, eventualmente, con duttilità, come ha fatto finora.

Trump come Reagan?

Ma al di là, il richiamo neanche troppo nascosto a Reagan, il presidente più amato dagli americani, ha anche un profilo più prettamente politico.

Trump vuole cioè apparire come un nuovo Reagan, in vista delle elezioni di midterm.

Anche sul lato internazionale, tale rievocazione non vuol dire solo corsa agli armamenti.

Reagan seppe coniugare la sfida spaziale a una diplomazia pragmatica, che conseguì la distensione con l’Urss.

E favorì la svolta riformista di Gorbaciov (vedi Il Corriere della Sera). Quella distensione internazionale inseguita anche da Trump, più volte bloccato nelle sue aperture a Putin.

Forse Trump vuole appunto ripetere quanto avvenuto con Reagan, che parlando di Guerre spaziali ha evitato guerre reali, ben più catastrofiche.

 

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