5 Febbraio 2013

Alabama, libero il piccolo Ethan blitz nel bunker ucciso il rapitore

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Ethan è libero. È durato una settimana il dramma che si è consumato a Midland City, in Alabama, dove un reduce del Vietnam ha tenuto in ostaggio il piccolo in un bunker sotteraneo attrezzato per la sopravvivenza. Charles Poland aveva assaltato uno scuolabus una settimana fa. Probabilmente voleva fare una strage e rapire alcuni dei bambini. Ma è riuscito solo nel secondo intento, perché l’autista ha fatto scudo con il suo corpo ai fanciulli. Dopo aver ucciso l’autista, Poland ha rapito Ethan, che non era riuscito a scappare perché affetto da sindrome autistica, e lo ha trascinato in un bunker sotteraneo. Già, perché Poland sapeva bene il mestiere delle armi: reduce dal Vietnam, pluridecorato, era un survivalist, apocalittici che attendono la fine del mondo armati fino ai denti, come la mamma del pazzo che ha compiuto la strage di Newtown.

Per l’intera settimana gli agenti dell’Fbi hanno tentato di dissuadere Poland dal proseguire l’azione. Asserragliato nel bunker, il veterano di guerra ha mantenuto i rapporti con gli agenti tramite un tubo di osservazione. Ma dava segnali di nervosismo crescente. Ieri il blitz, riuscito, delle teste di cuoio.

La vicenda si è consumata mentre al Congresso si sta dibattendo sulla proposta di Obama di porre un controllo alla libera circolazione di armi negli Usa. Ieri i giornali americani hanno pubblicato una foto di Obama immortalato mentre spara al piattello, cosa che in tanti hanno interpretato come un segnale di apertura del presidente alla lobby delle armi che minacciava guerra sul provvedimento.

Oggi Nathan è libero. E questo è più importante.

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