9 Febbraio 2013

Arriva la cura dimagrante per l'Europa

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Accordo fatto sul bilancio Ue. Passa la linea dell’austerity voluta dall’Inghilterra (anche se in parte moderata) grazie all’appoggio della Germania, che in Europa ha certo peso. Il presidente del Parlamento europeo, che aveva sollecitato a nome dell’Assemblea un accordo che prevedesse linee di sviluppo, lascia trapelare tutta la sua insoddisfazione. Minacciando una possibile bocciatura da parte del Parlamento stesso. È infatti la prima volta che il Parlamento europeo ha voce in capitolo sul bilancio Ue, essendo stato investito di compiti decisionali sulla questione.

Una minaccia vana? Certo sarebbe una rottura di non poco conto ed è difficile che si consumi. Ma l’insoddisfazione è tanta. 

Soddisfatto invece Monti, che parla di un buon risultato per l’Italia. Ma sono lontani i tempi in cui l’ex rettore della Bocconi partiva per questi vertici dopo aver incassato la telefonata di Obama, preoccupato per la recessione europea (in particolare perché questa avrebbe causato una crisi negli Stati Uniti pregiudicandone la rielezione). Gli resta però l’appoggio della Merkel, che non manca in queste occasioni di manifestargli la sua stima, subito riportata dai giornali italiani. Basteranno queste relazioni internazionali ad assicurargli un futuro da protagonista della politica italiana? Ovviamente lui ci spera. Altri, ovviamente, meno.

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