3 Gennaio 2014

Autobomba a Beirut nel feudo di Hezbollah

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Attentato a Beirut, Libano, dove è esplosa una bomba nel quartiere che dovrebbe essere sotto stretto controllo di Hezbollah. Cinque i morti e diversi feriti, anche se il bilancio poteva essere molto più grave. Sembra che l’obiettivo fosse Naim Qasem, vice comandante del Partito di Dio, la cui residenza si trova a due passi dal luogo dell’attentato. 

Probabilmente la bomba di ieri è una risposta all’arresto del capo delle brigate Abdullah Azzam, resa pubblica il giorno precedente: un modo per dire che il network del terrore continua a lavorare a pieno ritmo nonostante le azioni di contrasto.

Questi giorni natalizi sono stati funestati da attentati continui: da Volgograd al Libano, una cadenza quotidiana che appare una vera e propria campagna del terrore. Mese cruciale questo: è prevista la convocazione di una Conferenza di pace per la Siria, le Olimpiadi di Sochi che potrebbero consegnare Putin a una nuova dimensione internazionale, mentre, sottotraccia, proseguono i negoziati per far avanzare il processo di distensione con l’Iran legato al ridimensionamento e controllo del programma nucleare iraniano. Al Qaeda non ci sta e manifesta a suo modo il proprio dissenso, innalzando il livello dello scontro.

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