1 Settembre 2012

Berlusconi: estraneo ai ricatti al colle. Il Pdl rilancia la stretta intercettazioni

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«Il manovratore occulto del ricatto al Quirinale? Berlusconi si chiama fuori». In un’intervista al Foglio, Berlusconi spiega cdi non aver nulla a che vedere con eventuali tentativi di destabilizzazione del Quirinale. Al contrario si dice legato a Giorgio Napolitano da un rapporto «consolidato e di lealtà» noto a tutti. Il problema, secondo l’ex presidente del Consiglio, sono i «processi politicamente e faziosamente orientati» ed invoca una «riforma della giustizia».

«Dal procuratore antimafia Grasso arriva un allarme gravissimo: come nel ’92, negli anni delle stragi, “oggi assistiamo a una nuova, ulteriore destabilizzazione fatta da menti raffinatissime contro la magistratura e contro il Capo dello Stato». Di menti raffinatissime all’opera dietro il fallito attentato all’Addaura (1989) aveva parlato il magistrato Giovanni Falcone, obiettivo dell’attentato.

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