22 Luglio 2013

Casaleggio "Ci saranno rivolte senza una svolta economica Alleati dei democrat? Lascerei"

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Nei prossimi mesi, impossibile dare numeri in proposito, è molto probabile uno schock economico per l’Italia, con il Belpaese che precipita in una crisi economica senza precedenti. Una situazione che innescherà malumori sociali profondi, tensione e moti popolari. È la previsione che Gianroberto Casaleggio consegna in un’intervista a Gianluigi Nuzzi. Un pazzo visionario? Niente affatto. Basti pensare alle parole del Capo dello Stato, quando è sceso in campo per difendere il governo duramente provato dalla crisi kazaka: se il governo cade, ha detto, «i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili». 

Se Napolitano ha usato parole tanto forti – «danni irrecuperabili» – è perché sa che l’Italia è sull’orlo del baratro, che la situazione è talmente a rischio che il default è dietro l’angolo.

Nel frattempo, il dibattito politico ruota attorno alla vicenda kazaka, ai diritti degli omosessuali, alle unioni civili, al finanziamento pubblico dei partiti – che è parte talmente infinitesima del Pil da risultare indifferente ai fini di un risanamento economico del Paese -, ai processi di Berlusconi. La palese inadeguatezza della classe politica e dei media italiani non lascia ben sperare. Gioco facile per i profeti di sventura.

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