16 Novembre 2013

Cina, cade il tabù del figlio unico

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La nuova Cina ha bisogno di giovani, cade così la restrizione che vedeva le famiglie costrette ad avere un solo figlio. Finisce inoltre l’epoca dei campi di lavoro e vengono messi limiti anche alla pena di morte. Insomma, la Cina ha trovato da sola il modo di fare concessioni sul tema dei diritti umani, anche se c’è ancora strada da percorrere. In questo modo il plenum del Partito comunista non si è limitato ad affrontare solo temi economici, introducendo un sistema misto – almeno in parte – di pubblico e privato, ma anche altri aspetti della vita sociale e civile dei suoi cittadini. Cambiamenti causati anche dalle relazioni sempre più intense con il mondo esterno.Mutamenti che appaiono sempre più irreversibili e che, negli anni, ne provocheranno altri e più profondi.

Così come la Cina si sta aprendo al mondo, anche il mondo dovrà aprirsi alla Cina. Questo almeno l’auspicio dei dirigenti cinesi. Ma tanti interessi consolidati, esterni e interni al Dragone, ostacolano questa apertura reciproca. Ci vorrà tempo e pazienza, nella speranza che cambiamenti sempre più accelerati, almeno per la tempistica cinese che è altra da quella occidentale, non producano nuovi scontri e conflittualità.

 

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