31 Ottobre 2012

De Magistris all'attacco di Di Pietro

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Antonio Di Pietro è duramente contestato all’interno dell’Italia dei valori. La vita dell’ex pm aveva iniziato a complicarsi pochi mesi fa, quando una seria di articoli basati su documenti Usa declassificati avevano messo in cattiva luce il suo operato al tempo di Mani pulite: in sostanza si ipotizzava un intervento Usa nella genesi e nella conduzione delle inchieste giudiziarie (ipotesi che meriterebbe una riflessione più complessa). Poi era stata la volta del cassiere del partito del Lazio, Vincenzo Maruccio, uomo molto vicino a Di Pietro, finito al centro di un’inchiesta della magistratura. Domenica scorsa, buon ultima, è stata la trasmissione televisiva Report a infierire sull’ex pm, riferendo che questi, grazie alla sua attività politica, avrebbe acquisito diversi immobili.

Diversi esponenti del’Italia dei valori, che già in precedenza avevano avanzato critiche, ormai contestano apertamente il leader, chiedendo un passo indietro e una nuova stagione del partito. Tra questi anche il sindaco di Napoli De Magistris.

Simul stabunt simul cadent: in precedenza era stato Umberto Bossi a cadere sotto i colpi di un’inchiesta martellante e di una contestazione interna, ora sembra essere giunto il momento dell’altro uomo politico che ha incarnato la contestazione al sistema dei partiti negli ultimi decenni.  Oggi quella contestazione è monopolio del movimento cinque stelle e forse anche il tempo dei dioscuri dell’antipolitica potrebbe essere giunto al suo naturale termine. Forse, ovviamente, ché i due, in anni passati, hanno saputo regalare sorprese.

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