12 Novembre 2013

"I privati nei colossi di Stato" Oggi il Plenum del Partito vara l'ultima rivoluzione cinese

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Inizia il plenum del Partito comunista cinese, forse il più importante dalla rivoluzione di Mao Tse Tung. Perché mai prima d’ora il Dragone cinese aveva avuto un ruolo così importante nel mondo, dal momento che si avvia, a breve, a diventare la prima economia del mondo e perché mai, nella sua storia millenaria che l’ha vista chiusa nei suoi confini, aveva intessuto tante relazioni con il mondo esterno. Insomma, la Cina ha ormai acquisito una dimensione planetaria che fa sì che quanto accadrà nel chiuso di questo plenum avrà ripercussioni in tutto il mondo. 

Ieri sono circolate alcune indiscrezioni sulle riforme che il nuovo premier Xi Jinping si appresta a portare all’approvazione del partito: prima tra tutte l’ingresso di capitali privati nelle aziende di Stato. Una rivoluzione nella rivoluzione, dal momento che intacca nel profondo uno dei fondamenti dell’ideologia comunista, ovvero il capitalismo di Stato. A queste misure se ne accompagneranno altre: sicuramente una lotta più serrata alla corruzione endemica, favorita dal monopartitismo (anche se il pluripartitismo occidentale di per sé non è garanzia di trasparenza…), come anche alcune misure sull’agricoltura, in particolare la possibilità di vendere la terra da parte dei contadini. Piccoli passi, certo, ma d’altronde un colosso come la Cina non può che muoversi in questo modo, dal momento che anche minimi cambiamenti, in un Paese che conta un miliardo di abitanti, provocano movimenti tellurici in ambito sociale difficilmente gestibili.

L’assise del partito è stata preceduta da attentati senza precedenti da parte delle agenzie del terrorismo internazionale, che cercano in qualche modo di giocare la loro partita anche in Asia. Un attivismo che si affianca a quello di alcuni dirigenti del partito, i quali, alcuni giorni fa, avrebbero costituito un movimento indipendente offrendone la presidenza a Bo Xilai, l’ex leader comunista fautore di una nuova rivoluzione culturale condannato all’ergastolo per l’omicidio di un uomo d’affari inglese. Anche questo fermento, esterno e interno, è indice dell’importanza di questo plenum chiamato a decidere il destino prossimo di un miliardo di cinesi, con ricadute sull’intero pianeta.

 

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