Il Brasile in rivolta contro i Mondiali 400 mila in piazza
Tempo di lettura: < 1 minuteMigliaia di manifestanti si sono riversati sulle strade delle principali città del Brasile per protestare contro il rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici, l’aumento dell’inflazione, le spese per i grandi eventi sportivi in programma. Cortei enormi ai quali si sono ben presto mescolate frange di facinorosi incappucciati che hanno creato disordini. A San Paolo e Rio de Janeiro sono stati invasi i Parlamenti statali, tra esplosioni di molotov, auto in fiamme e lacrimogeni. A Brasilia centinaia di ragazzi hanno assaltato il Congresso nazionale. Una protesta che avviene fuori dai partiti, dalle sigle sindacali e studentesche riconosciute e che sta mettendo in seria difficoltà il Pt di Lula e Dilma Rousseff. La sinistra reagisce accusando i manifestanti di essere borghesi che non rappresentano i milioni di cittadini che le politiche sociali hanno tolto dalla fame.
Disordini preoccupanti anche sotto un altro profilo: a breve, nel mese di luglio, in Brasile è attesa la visita di Papa Francesco per la Giornata mondiale della gioventù.